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La festa di santa Maria Aquas viene celebrata ogni penultimo lunedì di settembre.
I riti religiosi iniziano il sabato prima, quando il simulacro della Vergine viene portato processionalmente dalla chiesa parrocchiale della Beata Vergine Assunta fino alla chiesa campestre delle terme di Santa Maria Aquas, un percorso di circa quattro chilometri, svolto per circa due fuori dal paese.
Sono migliaia le persone che partecipano alla processione, assieme alle massime autorità civili e militari di Sardara, numerosi gruppi folk, cavalieri, confratelli e banda musicale.
La domenica e il lunedì sono giornate dedicate alle numerose messe celebrate nel Santuario.
Il lunedì pomeriggio ha luogo la solenne concelebrazione eucaristica in onore alla Vergine, che essendo la massima patrona della diocesi di Ales-Terralba, viene presieduta dal vescovo della diocesi e concelebrata dal parroco di Sardara e da tutti i sacerdoti della diocesi alla presenza delle massime autorità civili e militari del comune termale.
Questa celebrazione viene effettuata all’aperto e vede la partecipazione di migliaia di persone.
Il giorno successivo il simulacro processionale viene riportato alla chiesa parrocchiale di Sardara dove viene conservata tutto l’anno, accompagnato dal vescovo della diocesi di Ales-Terralba e dal parroco di Sardara, dai cavalieri, gruppi folk e banda musicale.
L’arrivo del simulacro nel sagrato parrocchiale viene accolto dal discorso finale del vescovo (nel 2015 Corrado Melis, neo vescovo di Ozieri ma nato e cresciuto a Sardara e molto legato a santa Maria Aquas) e dalla benedizione eucaristica.
La festa di santa Maria Aquas viene celebrata anche a maggio, venendo anche chiamata “sa festa de is pastoris” (la sagra dei pastori) ma in tono decisamente minore rispetto a quella ben più importante di settembre.
La festa di santa Maria Aquas è una delle più importanti della Sardegna.
Nella località termale, sono numerosissimi i venditori che giungono da tutta l’isola.
Numerosi gli avvenimenti folkloristici, che tuttavia vengono svolti nel paese e non nella località termale per decisione dello stesso paese.
Vede la partecipazione di centinaia di migliaia di persone provenienti da tutta l’Isola, dalla penisola e anche dall’estero, nei quattro giorni della festa.